martedì 4 ottobre 2011

Buon compleanno Buster!

Non so quale sia stato il primo film visto nella mia vita. La fortuna di crescere con un genitore che lavorava in un cinema mi permetteva di passare interi pomeriggi tra sale cinematografiche e magiche cabine di proiezione. Ricordo vecchi scaffali dove si accumulavano le locandine dei film più antichi e io, bambino naturalmente curioso, a cercare di fare amicizia con coraggiosi cowboy e star più o meno dimenticate. Guardare film era per un me un’attività naturale come dormire o mangiare, ovvio che in questo contesto la mia fantasia mi portasse a familiarizzare con personaggi mai conosciuti. C’era un volto che mi incuriosiva più di tutti, era quello di un uomo dall’aspetto serio e che non rideva mai. Ogni volta che vedevo una sua foto mi colpiva quella sua espressione tra il malinconico e il pensieroso, non sapevo ancora che quel volto apparteneva a uno dei più grandi artisti del cinema comico di sempre. Uno che continua, a distanza di decenni, a regalarmi un po’ di poesia e di allegria tutte le volte che ne ho bisogno. Quel volto era di Buster Keaton attore e regista del cinema americano, star assoluta del cinema muto successivamente caduto in disgrazia con l’avvento del sonoro; un po’ per cause personali (depressione e alcolismo) un po’ perché la sua comicità assolutamente fisica poco si adattava all’uso del parlato.
Non ho mai visto Buster sorridere ma non esiste persona al mondo che mi abbia fatto ridere quanto lui con i suoi personaggi sempre impassibili di fronte a tutti gli eventi della vita ma, ciononostante, capace di regalarti più umanità rispetto a tutti gli altri. Di quel tizio con bombetta e bastone e camminata da clown non nutrivo una gran considerazione, non mi divertiva né mi emozionava perché sentivo istintivamente l’eccesiva artificiosità e costruzione delle sue storie adatte a quel pubblico bisognoso di buoni sentimenti a poco prezzo. Buster non voleva essere un poeta né probabilmente migliorare il mondo. Voleva solo far divertire ma grazie alla sua sincerità ha contribuito a migliorare la vita di milioni di spettatori nel corso degli anni. Perché in tutte le espressioni artistiche solo la sincerità è quella che ti apre le porte della condivisione con i propri simili. Di tutti gli altri ne ho sempre fatto volentieri a meno.
Durante la sua vita Buster Keaton ha interpretato e diretto decine e decine di titoli, naturalmente i più famosi sono quelli del periodo muto, scegliere solo qualche titolo sarebbe per me complicato, da One week a Our hospitality a The General non so quale potrebbe essere additato a capolavoro assoluto e allora mi piace ricordare alcuni titoli, probabilmente meno conosciuti di Buster, che appartengono alla fase finale della sua vita quando, dopo decenni passati nel dimenticatoio, cominciava ad essere nuovamente riscoperto dal grande pubblico. Uno è Film, unica opera scritta per il cinema da Samuel Beckett, dove il volto di Buster praticamente è il film. L’altro titolo è The railrodder girato poco tempo prima della sua morte, l’ultimo titolo più che un film è una battuta, tratta da un film senza pretese con Franchi e Ingrassia e famoso solo per la partecipazione del nostro, che riesce a comunicare con un semplice “grazie…” tutto quello che gli amanti del suo cinema vorrebbero potergli dire con questa parola. Francesco Guccini scrisse una bellissima canzone su Keaton ricordando proprio questo titolo italiano.
Oggi è il 4 di ottobre. E’ il suo compleanno, tanti auguri Busterino e grazie. Di tutto.

Sergio

3 commenti:

  1. Stasera un suo film ci sta come il pane! Era proprio il nome che cercavo per farmi tirare su il morale! Viva Busterino!! :)
    Avrebbe fatto 116 anni!

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  2. Sottoscrivo tutto e aggiungo che Buster è uno degli artisti più grandi del '900. Guardando i suoi film resto ogni volta stupita nel constatare quanto fosse "avanti" il suo rapporto con la macchina da presa... non usava il cinema per raccontare storie, ma usava ciò che di più particolare quel mezzo poteva offrire... quel mezzo e nessun altro come lui. Amava sottolineare la tecnica, la finzione cinematografica, giocava con quelle possibilità senza trucco e senza inganno... come quella scena che amo molto in "One Week" in cui mette la mano sull'obiettivo della camera per impedirci di guardare la moglie che si sporge dalla vasca per raccogliere la saponetta che le è caduta sul pavimento.
    Col tempo mi rendo conto che sto diventando sempre più intollerante a tutti quegli "ammiccamenti" che sviliscono l'arte nel tentativo di renderla fruibile ai più... o meglio nel tentativo vanesio dell'artista di essere amato, apprezzato, venerato dal pubblico. E' quello che fa Chaplin quando davanti alla camera si contorce in smorfie "carine", ci fa un occhiolino costante, insopportabile. Voglio uscire dal luogo comune che vuole che chi ama Keaton debba per forza odiare Chaplin... però penso a quanto la genialità di Buster sia stata sottovalutata... e quanto invece Chaplin sia stato innalzato ad icona del cinema muto.
    Davanti a quelle smorfie, la faccia marmorea di Buster non può che farmi simpatia. Carmelo Bene lo ha descritto in modo perfetto... Keaton si muove come se tutto fosse scivoloso, come unto di sapone. Al mondo non si può che essere goffi, inadeguati, si sta in equilibrio precario... e quando per magia lui ha un momento (un solo momento) in cui tutto fila liscio e lui diventa (accidentalmente) un eroe... è solo un caso, una coincidenza, una finzione. Si può scegliere di essere furbi e Buster ci insegna come si può scegliere di non esserlo.
    Per questo anche io lo ringrazio... penso che se non fosse stato così avanti, se i suoi contemporanei avessero capito la sua grandezza, avrebbe potuto non cadere nell'alcool e continuare a regalarci la sua lucidità. Ma penso anche che quel momento di debolezza era inevitabile per chi come lui credeva così tanto alla sua arte da inseguirla "a rotta di collo"...
    Auguri Buster! Sono passati tanti anni e sei ancora il più grande.

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  3. Grazie delle belle parole.
    a proposito di Carmelo Bene e Buster Keaton...
    http://www.youtube.com/watch?v=vd1od-xHsHA

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