lunedì 26 settembre 2011

Chris Vermocken - Io sono Anna Magnani


Non mi capita spesso di prendere spunto da un film, un documentario in questo caso, per parlare di un’attrice. Ma se quest’attrice si chiama Anna Magnani allora tutto passa in secondo piano di fronte a quel volto che, forse come nessun’altro, ha raccontato il nostro paese.
Oggi è il 26 settembre ed è stato proprio il 26 settembre del 1973 che Anna Magnani ci ha lasciato. Troppo presto per tutto quello che avrebbe ancora potuto darci ma, mai come nel suo caso, non è retorico dire che lei non ci ha lasciato mai col suo modo di guardarci dentro come cantava Pino Daniele in una bellissima canzone che le dedicò qualche anno fa.
Il film di Chris Vermocken “Io sono Anna Magnani” , non è un semplice documentario ma è un atto di amore assoluto per la Magnani. Mescolando pubblico e privato si ripercorre la sua vita e, attraverso la sua vita, la vita del nostro paese dal dopoguerra fino agli inizi degli anni Settanta. E’ sicuramente vero che la Magnani sia stata più amata all’estero che da noi, il suo essere specchio di un paese aveva forse bisogno di distanza per essere apprezzato in pieno e purtroppo negli ultimi anni della sua vita non fu utilizzata per come avrebbe meritato. Diventata un monumento in vita, credo che suscitasse un timore fortissimo in autori che avrebbero potuto consegnarle delle parti alla sua altezza. Ripenso con tenerezza alla sua ultima immagine, quella che le dedicò Federico Fellini nel suo film documentario Roma quando la spia per strada mentre ritorna a casa e in quelle poche battute che si scambiano c’è tutto il rispetto che, anche un autore come lui, aveva per Nannarella. Oppure ripenso all’amore che aveva per lei un altro mostro sacro come Eduardo De Filippo che per lei provava una vera e propria venerazione. Perché Anna Magnani non era solo un’attrice (probabilmente la più grande che abbia avuto il nostro paese), ma riusciva a incarnare tutto l’immaginario dell’universo femminile che appartiene alla nostra cultura. Era la mamma di tutti, ma anche la moglie, l’amante, l’amica. Riusciva a essere credibile qualsiasi ruolo interpretasse forse perché non aveva bisogno di fingere. Quando la rivedo in Mamma Roma di Pasolini, in Bellissima di Visconti, nell’episodio L'Amore di Rossellini o nella sua scena più famosa di Roma città aperta dove, come dice Ascanio Celestini, "lei muore praticamente prima di toccare terra mentre sta volando, leggera ed elegante, spinta da una forza quasi inarrestabile, ad afferrare in volo la mano del suo uomo per trarlo via, unico e solo, da quella massa di derelitti", non conta più che conosci a memoria quei film, conta solo lei, il suo sguardo, la sua voce, ancora una volta quel suo modo di guardarci dentro. E forse per questo ci manca ancora Nannarella. Per chi la ricorda in vita, per chi l’ha conosciuta attraverso i suoi film o per chi la conosce solo attraverso qualche sua immagine è bello pensare che sia ancora qui con noi, incontrarla mentre passeggia uno dei tanti cani che raccoglieva per strada regalando loro quello che di più prezioso un essere vivente può dare. Il proprio amore.
Sergio


3 commenti:

  1. Il mio commento a questo post non riuscirà ad essere equilibrato ed obiettivo... Anna Magnani per me è una religione, una persona (non riesco nemmeno a scrivere "attrice"!) di una umanità sconfinata, pronta a diventare icona, come hai detto tu... grande madre che abbraccia tutti. Con le sue rughe ha scritto la nostra storia... è vero che attraverso lei ci guardiamo dentro, le nostre passioni profonde, le nostre vergogne, la paura... Ho visto mille volte il monologo tratto dal testo di Cocteau e tutte le volte ci ricasco, sono dentro quella finzione viva, sotto le lenzuola con la cornetta e le lacrime che copiosamente scendono... La vedo maestosa nella pietà del Pontormo sul finale del film di Pasolini, mi da i brividi la risata e l'eco dei suoi stornelli all'inizio. Le sue foto con i cani... potrei citare tutto...
    E' la mia preferita, la più grande di tutti... di artisti così si sente la dolorosa mancanza.

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  2. Non vedo l'ora di vedere questo documentario!
    Essendo nata lo stesso giorno della sua scomparsa, mi ricordo che in tv veniva sempre omaggiata con la proiezione dei suoi film...era davvero bello festeggiare il proprio compleanno con lei :)

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  3. Troverai il film al tuo ritorno Vale!

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