giovedì 2 giugno 2011

Vladimir Bortko - Cuore di Cane



Regista mai sentito fino a pochi giorni fa. 
Tratto dall’omonimo libro di Bulgakov, che consiglio caldamente a chi non lo ha letto, il film è la storia grottesca del cane Sharik (nel romanzo italiano tradotto come “Pallino”) che viene sottoposto ad uno strano esperimento dal prof. Filipp Filippovic Preobrazhenskij e il suo fido assistente Bormental’. A seguito di quest’esperimento, il cane assume le sembianze di un uomo, cominciando addirittura a parlare e a suonare la balalaika (in una scena bellissima!). I suoi istinti però restano quelli di un cane: mangia in continuazione, insegue i gatti non curandosi di distruggere la casa nel tentativo di prenderli, quando fa qualcosa per cui sente di aver torto chiede “ora mi date botte?”, e così via.
Sia il romanzo che il libro sono una palese satira della società sovietica di quel tempo, incarnata nel personaggio di Shvonder, membro del partito, capo del comitato inquilini del palazzo del professore e personificazione del burocrate rompicoglioni tanto odiato da tutti gli intellettuali sovietici del tempo, da Bulgakov, a Majakovskij, a Ejzenshtejn e tanti altri. 
Sharik, diventato nella società sovietica il compagno Poligraf Poligrafovic Sharikov (nel romanzo italiano “Pallinov”) vivrà il dramma di inserirsi in una società completamente nuova per lui, che non capisce, in cui però ha la presunzione di dettare le regole, cosa che metterà enormemente in difficoltà il professore.
Spero d’avervi messo curiosità, buona notte :-)


Robin


Il cane Sharik, trasformato in uomo, viene presentato al convegno scientifico.

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